A partire dal 1° gennaio 2024 è entrato in vigore il nuovo Regolamento dei mutui INPS ex INPDAP, che ha portato delle novità anche per quanto riguarda la determinazione dei tassi di interesse, sia per il mutuo a tasso fisso che per il mutuo a tasso variabile.
Nei mutui ipotecari INPS a tasso fisso, il tasso viene calcolato in base al loan to value (abbreviato LTV), un valore che indica il rapporto tra l’importo del mutuo concesso dall’INPS e il valore dell’immobile su cui è stato concesso il mutuo.
I tassi fissi in vigore nel 2024 sono quelli approvati con Determinazione del Commissario straordinario n.72 del 18/10/2023, e validi per le richieste di mutuo effettuate dal 1° novembre 2023 in poi.
I valori cambiano a seconda della finalità per cui viene richiesto il mutuo, come riportato nelle seguenti tabelle.
Durata fino a | LTV <= 50% | 50% < LTV < 80% | LTV > 80% |
Fino 10 anni | 2,93% | 2,98% | 3,13% |
Fino 15 anni | 2,90% | 2,95% | 3,10% |
Fino 20 anni | 2,88% | 2,93% | 3,08% |
Fino 25 anni | 2,84% | 2,89% | 3,04% |
Fino 30 anni | 2,82% | 2,87% | 3,02% |
Durata fino a | LTV <= 50% | LTV > 50% |
Fino 10 anni | 2,93% | 2,98% |
Fino 15 anni | 2,90% | 2,95% |
Per i mutui ipotecari INPS a tasso variabile, il tasso si applica invece il tasso pari all’Euribor a un mese, calcolato su 365 giorni, maggiorato di 150 punti base.