• Prestito INPDAP Intesa SanPaolo


    Prestiti INPDAP Intesa San PaoloI dipendenti e pensionati INPDAP hanno la possibilità di ottenere dei prestiti a tasso agevolato in due modi. Il primo è quello di accedere ai prestiti erogati direttamente dall’INPS, l’altra è quella di richiedere un prestito a una delle banche che hanno stretto una convenzione con l’INPDAP.

    Ricordiamo che a partire dall’1 gennaio 2012 l’INPDAP ha cessato di esistere ed è stato inglobato nell’INPS, che ha istituito la Gestione Dipendenti Pubblici. Questa riforma del sistema previdenziale italiano è stata attuata dall’allora Governo Monti.

    Intesa San Paolo S.p.A. è una delle banche convenzionate con l’INPDAP. I dipendenti e pensionati del settore pubblico possono quindi ottenere dei finanziamenti a condizioni agevolate rivolgendosi a Intesa SanPaolo. In entrambi i casi si tratta di prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Questo significa che l’importo della rata mensile è fisso e non può eccedere il valore di un quinto dello stipendio o della pensione netta mensile. Inoltre il rimborso delle rate avviene tramite trattenute direttamente in busta paga e dal cedolino della pensione.

    Vediamo meglio le caratteristiche delle proposte di prestito di Intesa Sanpaolo per dipendenti e pensionati INPDAP.

    Prestiti Intesa San Paolo per Dipendenti INPDAP

    Nome: Prestito Dipendenti Pubblici

    Tipologia: prestito personale con cessione del quinto dello stipendio

    Requisiti: dipendenti pubblici iscritti alla Gestione ex INPDAP. Nel caso di dipendenti pubblici stipendiati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), i richiedenti devono essere cittadini italiani di età compresa tra 18 e 66 anni, con contratto di lavoro a tempo indeterminato da almeno 12 mesi e non devono essere in aspettativa, in malattia o infortunio, in stato di gravidanza o maternità, e non devono aver subito delle sanzioni disciplinari.

    Importo: è possibile ottenere un prestito da un minimo di 4.800 euro a un massimo di 75.000 euro.

    Durata: da 2 a 10 anni (cioè da 24 a 120 mesi)

    Finalità: esigenze di carattere personale e familiare

    Rata: l’importo delle rate è fisso e va da un minimo di 100 euro a un massimo di un quinto dello stipendio netto mensile. Le rate sono mensili. Il rimborso avviene tramite trattenuta sullo stipendio.

    Tasso di interesse: il tasso è fisso e differente a seconda dell’età del richiedente, della sua anzianità lavorativa e della durata del finanziamento. I tassi possono andare da un minimo di 8,09% a un massimo di 9,82%.

    Assicurazione: il finanziamento è assistito da copertura assicurativa sulla vita e contro i rischi di perdita del posto di lavoro

    Documentazione: per fare domanda bisogna presentare un documento di identità, il codice fiscale, l’ultima busta paga, il Certificato Dimostrativo della Retribuzione o la Comunicazione di Quota Cedibile. In caso di dipendenti pubblici MEF la richiesta va fatta in filiale tramite procedura telematica.

    Esempio di finanziamento

    Ad esempio un dipendente INPDAP di 45 anni di età e con 15 anni di anzianità lavorativa, che percepisce uno stipendio netto mensile di 2.000 euro potrebbe ottenere (dati al 01/09/2015) le seguenti condizioni:

    • TAN: 8,20 % fisso
    • TAEG: 8,58 %
    • Rata mensile: 250 euro
    • Durata: 72 mesi
    • Imposta di bollo all’erogazione: 16 euro
    • Imposta di bollo per ogni invio: 2 euro
    • Importo totale dovuto dal consumatore: 18.000 euro, che include:
      – Importo erogato: 14.163,43 euro
      – Interessi: 3.820,57 euro
      – Imposta di bollo all’erogazione: 16 euro

    Prestiti Intesa San Paolo per Pensionati INPDAP

    Nome: Prestito Pensionati INPS

    Tipologia: prestito personale con cessione del quinto della pensione

    Requisiti: pensionati pubblici INPS e ex INPDAP che stanno già ricevendo la pensione e che non hanno in corso altri finanziamenti con cessioni del quinto della pensione. I richiedenti devono avere un’età massima di 83 anni non compiuti al momento della domanda e un’età massima di 85 anni alla scadenza del finanziamento.

    Importo: è possibile ottenere un prestito da un minimo di 3.600 euro a un massimo di 75.000 euro.

    Durata: da 2 a 10 anni (cioè da 24 a 120 mesi)

    Finalità: esigenze di carattere personale e familiare

    Rata: l’importo delle rate è fisso e va da un minimo di 80 euro a un massimo di un quinto della pensione netta mensile (e non più del valore indicato nella Comunicazione di Quota Cedibile). Il rimborso avviene tramite trattenuta mensile sulla pensione.

    Tasso di interesse: il tasso è fisso e dipende dall’età del pensionato e dalla durata del prestito. I tassi possono andare da un minimo di 5,80% a un massimo di 12,39%.

    Assicurazione: bisogna sottoscrivere una polizza vita contro il rischio di decesso del titolare della pensione.

    Documentazione: all’atto della domanda bisogna portare un documento valido di identità, il codice fiscale e la Comunicazione di Quota Cedibile.

    Esempio di finanziamento

    Esempio di prestito concesso a un pensionato INPDAP di 60 anni di età che percepisce una pensione netta mensile di 1.000 euro:

    • TAN: 7,50% fisso
    • TAEG: 7,91%
    • Rata mensile: 200 euro
    • Durata: 48 mesi
    • Imposta di bollo all’erogazione: 16 euro
    • Imposta di bollo per ogni invio: 2 euro
    • Importo totale dovuto dal consumatore: 9.600 euro, che include:
      – Importo erogato: 8.255,69 euro
      – Interessi: 1.328,31 euro
      – Imposta di bollo all’erogazione: 16 euro